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Ho provato NomadSister, ecco la mia opinione

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Ricordi l'ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?

Ovviamente, con il lockdown, niente è stato semplice e abbiamo imparato ad apprezzare tutto ciò che una volta era scontato. Ma per fortuna, ci sono i viaggi immobili. Leggere, contemplare un albero, passeggiare, scrivere, fare giardinaggio, cucinare, fare l’amore e sentire i miei capelli crescere sulla mia pelle sono altri metodi di evasione.

Come tutti, mi adatto. Il punto è che sono un’anima viaggiatrice, la mia vita è fatta di curiosità insaziabile verso l'altro, l'altrove, l'ignoto. 

Vicino o lontano, in macchina o in aereo, arriva il momento in cui nulla mi basta: ho bisogno di partire, di scendere in un fiume, di non sapere dove sto andando, di dormire in un aeroporto, di non far dipendere la mia vita dal mio lavoro, dai miei impegni, dalla famiglia, dalle mie responsabilità, dal mio carico di lavoro mentale, ma lasciare tutto al destino. Insomma, di sentirmi viva.

La mia opinione sul sito SisterHome


Internet è uno strumento favoloso, nel bene e nel male. È da un po’ che cerco un sito per le donne viaggiatrici. Vivo in Québec da 20 anni, precisamente a Montreal. Scoprendo SisterHome, ho avuto la sensazione di aver trovato buona parte di ciò che cercavo. Il mondo deve diventare più sereno e sicuro per le donne, perché viaggiare è sempre un rischio.

Secondo me non viviamo in una favola, ci sono anche dei brutti ricordi nelle mie esperienze di viaggio. Ci sono paesi dove non posso andare, perché è troppo pericoloso per una donna sola avventurarsi lì. Eppure, più le donne viaggiano da sole, più possiamo impadronirci del nostro mondo, delle nostre libertà e delle nostre forze.

T per Tiffa


Spinta dal bisogno di sentire il vento, le maree e lo iodio, ho cercato sulla mappa delle donne ospitanti nel basso fiume San Lorenzo. Per coloro che non conoscono questo grande paese in cui vivo, il San Lorenzo è un fiume gigantesco di 1200 km di lunghezza e che arriva fino a 300 km di larghezza nel golfo…

Insomma, è un mare. Esattamente dove volevo andare, ho visto una piccola T sulla mappa: T per Tiffa.

Esplorando il suo profilo, ho apprezzato fin da subito il modo in cui si è presentata e quello che aveva da dire. Così le ho scritto un messaggio e ci siamo incontrate. Insieme al suo ragazzo e ai loro figli, mi aspettavano con gioia. Ho preparato il mio zaino, mi sono incamminata lungo il fiume, che ho percorso lentamente, fermandomi per schiarirmi le idee e riempire il cuore, i polmoni e il tutto il resto.

La magia degli incontri

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Siamo restate insieme due giorni. È stato un incontro magnifico, fatto di condivisione, di risata, di fiducia, di gratitudine. Nella loro grande generosità, mi hanno permesso di passare un pomeriggio con i loro figli per andare a giocare nel parco nazionale Bic. 

Abbiamo cercato le foche, raccolto conchiglie e cozze, chiamato una volpe immaginaria e siamo tornati a casa bagnati, esausti e felici! 
Sono partita con l'idea di fare le cose con calma e il mio desiderio è stato esaudito!

Abbiamo percorso i 500 metri di spiaggia in due ore mentre questi due bei bambini trovavano tesori nella sabbia. Guardare l'infinitamente piccolo, il paesaggio e l'orizzonte attraverso i loro occhi è stato un momento magico che non mi sarei mai aspettata. 

E quando, stanchi, ci siamo sdraiati tutti e tre al sole freddo di questo inizio di primavera, abbiamo chiuso gli occhi, ci siamo stretti e con un sospiro di felicità la piccola Iside ha sussurrato: Siamo proprio bravi... Sì Iside, avevi ragione. Eravamo in paradiso.

Il dono di se stessi

Ed è stato durante la nostra ultima sera insieme che Tiffanie e Lionel mi hanno fatto un regalo prezioso: lui è un terapista del suono e lei terapista reiki.

Quando sono arrivata da loro ero stanca a causa del mio lavoro, che amo ma impegnativo. Come tutti, ho cose da sistemare e problemi da risolvere. Mi hanno invitato, durante questa sessione, a mettere giù ciò che mi pesa di più. Ho potuto sentire la dedizione, l'attenzione e la qualità della loro presenza durante questa sessione. Anche loro hanno in programma un grande viaggio. 

Auguro loro di incontrare persone che li circondino di gentilezza e che possano avvolgerli nel calore e nella sicurezza. Sono partita la mattina seguente, dopo una notte di sonno profondo e leggera come una piuma, mi sono diretta verso casa per incontrare mio figlio, il mio sole.

So che ci incontreremo di nuovo e che ci seguiremo nei nostri rispettivi progetti. 

Vuoi sapere la mia opinione sulla mia prima esperienza su questo sito? Ho viaggiato senza dover lasciare il mio paese, e grazie all'impulso di SisterHome, ho potuto sentirmi esattamente nel posto giusto al momento giusto.

Continuerò a incontrare donne e a condividere le nostre realtà per farci forza. Ma per fare questo, devi essere fiduciosa e sicura. Ed è quello che ho provato io in questo viaggio inaspettato, in questa bella sorpresa della possibile unione tra i viaggiatrici di questo mondo.

Articolo tradotto dal francese da Hanane A. e Clara C.

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Grandi viaggiatrici o donne che osano l’avventura per la prima volta, l’intera redazione di NomadSister ama viaggiare e vuole mettere a vostra disposizione la sua esperienza per consigliarvi al meglio e aiutarvi, anche attraverso queste note così da potervi donare un nuovo paio d’ali.

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